Articolo Arciconfraternita di  GORBIO   / LABARUM 2014

​

Festa patronale di San Barthélémy a Gorbio

​

Questo evento estivo, che si svolge ogni anno  durante la 3° o 4° domenica di agosto, celebra il suo santo patrono, uno dei dodici apostoli che diffondono la buona novella di Cristo in Arabia, la Mesopotamia_cc781905-5cde - 3194-bb3b-136bad5cf58d_e fino all'India.  Fu martirizzato essendo scorticato vivo (secondo la tradizione).

​

Una benedizione degli animali  a livello dell'abalone del trecentenario nella piazza del paese,   precede la funzione religiosa nella chiesa di Saint Barthélémy. San Francesco d'Assisi  ci ricorda così la bellezza e il rispetto per la  creazione.

​

L'offerta della Mela d'Oro che avviene durante l'Offertorio della Messa è il culmine della tradizione religiosa di questa festa patronale. Gli abitanti ed in particolare i giovani  portano con orgoglio una mela d'oro all'estremità di una spada  e si inchinano davanti all'ostensorio presentato dal celebrante_cc781905- 5cde-3194-bb3b -136bad5cf58d_; l'ultimo personaggio porge la mela d'oro al sacerdote,   alza la spada in aria prima di lanciarla di lato a un compagno e inchinandosi. Questa tradizione risale al medioevo quando i nobili cavalieri portavano le loro offerte all'autorità ecclesiastica. Questa cerimonia ha mantenuto un carattere religioso che simboleggia la lotta tra il bene e il male.

Dopo la funzione, un corteo votivo  con  la rappresentazione statuaria del santo, prosegue in   i vicoli del paese, con i suoi tête  la Grande Croce della Confraternita dei Penitenti.

​

Questa festa popolare che inizia il giorno prima con aubades, poi domenica con fervore popolare,  la festa di una festa e il ballo della sera,   mostra le implicazioni sociali di questo patrimonio. Un   tendenza attuale   sarebbe quello di fare una dicotomia tra religione e qualsiasi attività laica. Questa ideologia, spesso insidiosa, nell'ambito di ogni celebrazione patronale farebbe perdere l'origine e il significato di questo evento, creando disunione popolare e dimenticando   l'eredità del nostro vecchio.

Paul GILLET Prieur